Sulla nostra vi abbiamo chiesto, “In quale parte del mondo hai trascorso la notte di Capodanno più bella?”. Fra tutte le risposte abbiamo scelto tre storie. Meno tre, due, uno, buona lettura.
Per Rosaria l’America è sempre stata un sogno. Fin da quando la zia, negli anni ‘70, si era trasferita da Potenza a New York. Quando tornava in Italia le raccontava dei grattacieli, e per Rosaria diventavano come una favola. Nel 2000 ha realizzato il suo sogno americano: ha trascorso il capodanno a New York. Di giorno ha visitato il MoMA e il negozio di parrucchiere di una italo-americana. La sera ha festeggiato in un ristorante a Times Square. Mezzanotte è stata un carnevale, “Indossavamo delle mascherine e ballavamo sulle panche”. In quei giorni ha imparato a estendere il suo sguardo, per ammirare bene i grattacieli.

Elena ha iniziato ad amare la Cina in Sardegna, frequentando un corso di cinese a Cagliari. Poi ha continuato a studiarlo a Shanghai, dove nel 2013 si è trasferita per sei mesi. Il 31 dicembre scorso ha passeggiato per la città vecchia di Nanshi, ha attraversato i giardini Yuyuan e poi ha fatto shopping, “Ho acquistato un abito per presentarmi bene al 2016”. A mezzanotte ha sentito il conto alla rovescia in tutte le lingue, tra gruppi di cinesi, italiani, inglesi, sulla terrazza del Bar Rouge di Shanghai. Davanti al panorama dello skyline illuminato della città ha brindato alla promessa di ritornarci presto, infatti ci tornerà anche questo capodanno con il suo fidanzato.

Tino ha seguito la rotta della tranquillità e dal mar ligure è andato in Slovenia, per un capodanno di calma sul lago di Bled. “Eravamo in un ristorante a pochi metri dalla riva”. Sul palchetto suonava una piccola orchestra di musicisti in costumi tradizionali. Lui e sua moglie hanno ammirato i fuochi artificiali sul cielo, riflessi nel lago.

E tu sai già in quale parte del mondo trascorrerai quest’ultimo dell’anno?
New York, magari Parigi, o perché no, Berlino o una delle tante altre proposte dei nostri Viaggi di gruppo per il tuo capodanno.
