Paura di volare
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Paura di volare: ecco alcuni consigli pratici per superare e vincere la paura dell’aereo

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Il viaggio, come la vita, è una questione di fiducia, di fortuna e di un pizzico di follia. Lo racconta molto bene Jovanotti con le sue strofe semplici in una delle sue hit più amate: “la vertigine non è / paura di cadere / ma voglia di volare”.

Per molti però l’ignoto rappresenta qualcosa di assolutamente spaventoso, capace di rovinare per sempre la capacità di pianificare un viaggio e di scoprire il mondo: non ci sono soluzioni razionali che ci insegnino come superare la paura dell’aereo, ma piccoli passi e abitudini consolidate che, viaggio dopo viaggio, possono aiutarci a ritrovare fiducia, curiosità e adrenalina ad ogni decollo. La paura di volare ha un nome: “aerofobia” e colpisce molte più persone di quante ne immaginiamo. Metà della gente comune ne è soggetta: probabilmente anche tra alcuni nostri insospettabili amici o conoscenti c’è qualcuno che prima, durante o dopo un viaggio sperimenta una sofferenza che non ha motivi o ragioni oggettive di esistere. La paura dell’aereo è un problema molto diffuso che le compagnie aeree hanno cercato di quantificare e studiare con questionari, raccolte dati o censimenti, che hanno portato alla luce solo la punta dell’iceberg del problema. Questa è difatti una fobia così diffusa che la maggior parte di coloro che ha questo problema prova una paura di volare tanto forte da evitare del tutto di salire in aereo, pur rendendosi conto delle limitazioni personali e logistiche che questo comporta. Il danno che ne deriva è evidente e lascia spazio alle mille motivazioni logiche sul perché non bisogna avere paura di volare: non solo, se ad essa si cede, vengono bandite dai desideri di viaggio destinazioni lontane ed esotiche, ma si rischia di complicare anche viaggi di lavoro che in teoria potrebbero essere veloci e agevoli e risolversi in giornata. A ben guardare, la paura di volare potrebbe renderci anche impossibile vivere una storia d’amore se il colpo di fulmine ci ha fatto battere il cuore per un americano o un giapponese. Insomma, in un mondo veloce, gentrificato e ben collegato come il nostro, in cui anche i prezzi dei voli (specie se ben programmati e studiati per tempo) non sono più proibitivi anzi sono spesso più economici degli spostamenti via terra, la paura dell’aereo andrebbe superata in poche mosse, anche se ammettiamo che sia difficile scardinare motivazioni irrazionali radicate nell’inconscio di ognuno di noi.

Cercheremo di darvi pochi e semplici consigli, per farvi apprezzare la gioia, l’emozione e l’adrenalina del volare sopra le nuvole, qualcosa che ha ammaliato personaggi mitologici, letterari, cinematografici o di pura fantasia: da Icaro a Dedalo, da Leonardo a D’Annunzio, dai fratelli Wright al barone rosso di Snoopy tutti hanno tentato di sfidare la gravità e librarsi in cielo. Perché quindi non potremmo farlo anche noi, senza timori?

Informazione e fiducia

La paura dell’aereo, più comune di quanto crediamo, deriva principalmente dal senso dell’ignoto e dalla assoluta mancanza di controllo che abbiamo quando ci troviamo sospesi a centinaia di chilometri da terra e dalla destinazione prescelta. Una bolla spazio-temporale tra le nuvole, una terra di nessuno che spesso, più che emozionarci, ci angoscia. La mente umana ha sempre avuto un problema ad accettare l’ignoto, e l’aereo, seppur fatto di ferro e tecnologia all’avanguardia, ben lo rappresenta. Quando ci imbarchiamo, spesso prevale la sensazione di smarrimento, come Pinocchio nel ventre della balena, seppur moderna e dotata di ogni comfort.

Per questo vi consigliamo di documentarvi prima su tutto quello che vi è possibile incamerare di azionale relativamente al vostro tratto di crociera nei cieli: la rotta, i sistemi di pilotaggio e di sorveglianza della stessa con i radar, i paesi che si sorvoleranno oltre a un minimo studio basilare del funzionamento dell’aeromobile stesso. Una chiacchiera veloce con i piloti mettendo il naso in cabina di pilotaggio prima della partenza, spesso strappa un sorriso anche agli animi più terrorizzati: il personale dei cieli è sempre gentile e disponibile e, più di ogni altro, adatto a spiegare perché non bisogna avere paura di volare. Le loro espressioni tranquillizzanti e distese sono il miglior antidoto all’ansia e allo stress, le loro strette di mano rassicuranti, il loro modo di muoversi nei cieli naturale e fluido, quasi un balletto nei loro movimenti codificati per portare aiuto, assistenza e benessere ai passeggeri. Un trucco che io per prima uso spesso durante le turbolenze, per esempio, è quello di guardare le hostess sedute ai loro posti nelle loro eleganti divise e con il loro rossetto impeccabile: la loro postura e il loro atteggiamento non fanno mai trapelare ansia o stress, spesso anzi continuano a sorridere o a chiacchierare tra di loro. Due sono quindi i primi capisaldi a cui aggrapparsi per iniziare a scrollarsi di dosso un’irrazionale e malsana paura di volare: documentarsi su cosa ci sta per succedere tutt’intorno per quella manciata di ora che ci disancora dalla realtà e affidarsi a chi, più esperto di noi, ci può accompagnare e sostenere.

Interno Aereo

Preparazione a terra

Difficile spiegare l’irrazionale: la paura dell’aereo è sicuramente qualcosa che sfugge al controllo anche delle menti più lucide. Spesso non c’è un vero motivo scatenante o un trauma pregresso alle gambe che tremano, alla gola che si secca, alle mani che si muovono nervosamente e allo stomaco che si chiude man mano che ci si avvicina al gate dell’imbarco. Viaggiare dovrebbe sempre essere una scoperta, un privilegio e un piacere, e perché non diventi un motivo di tormento o, peggio, una rinuncia all’ultimo momento, si possono imparare modi su come superare la paura di volare già a partire dal momento in cui si lasciano le rassicuranti mura delle nostre case.

Prima di tutto bisogna cercare di non peggiorare la situazione caricando il nostro inconscio con ricerche di incidenti aerei, film sull’argomento o letture inquietanti: se proprio non si riesce a resistere al richiamo di internet, meglio concentrarsi sui dati positivi che da sempre si legano al volo come mezzo di trasporto più sicuro. Grazie alla costante evoluzione della tecnologia, infatti, l’aereo batte di gran lunga quanto a sicurezza i viaggi in automobile o in treno, ma anche quelli in nave e persino….in bicicletta! Oggi tutti gli aerei, inclusi quelli delle compagnie low cost, sono dotati di raffinati e efficienti sistemi di manutenzione e controllo e sono progettati per resistere a colpi infinitamente più forti di quelli che possono reggere gli stessi camion, i giganti della strada. Un altro mito da sfatare ancor prima di avvicinarsi all’aeroporto per capire il perché non bisogna aver paura di volare, soprattutto se si parte in un giorno di pioggia o vento, è quello che le turbolenze siano pericolose. Anche se forti, provocano al massimo un po’ di disagio: ma se non resistete a cercare le risposte ai vostri timori nei motori di ricerca, ricordatevi che restano comunque più alte le percentuali degli attacchi degli squali di quelle di possibili incidenti in volo durante un temporale!

Quello che invece potreste fare per addolcire il calice amaro del check-in è partire indossando capi comodi e confortevoli, una felpa o un cuscino avvolgente per il collo, una sciarpa di lana, qualsiasi cosa che vi ricordi l’abbraccio caldo del vostro divano a cui vi siete appena sottratti. Evitate di assumere cibi che possano in qualche modo favorire eccitazione o tachicardia, come caffè, cioccolato o alcolici ma prediligete piuttosto tisane calde, magari coadiuvate da sedativi naturali come la camomilla, la melatonina, la valeriana o i fiori di bach.

Decollo Aereo

Create delle consuetudini

La scaramanzia, come la paura dell’aereo, è qualcosa di assolutamente irrazionale, ed è per questo che combinate assieme possono annullarsi. Ci auguriamo che i vostri voli diventino sempre più frequenti e che il mondo sia sempre più un luogo alla vostra portata man mano che vi tranquillizzerete e prenderete le misure con i temuti aeroporti. Molto banalmente, uno dei migliori metodi per superare la paura di volare, è quella di diventare dei frequent flyers. Il miglior modo per superare un terrore atavico o un nodo irrisolto è quello di affrontarli di petto e di tenere la mente allenata e focalizzata su di essi: questo accade quando, un volo dopo l’altro, il potere dell’esperienza ci insegna a non temere le altezze o il vuoto anzi a farne dei preziosi alleati di viaggio.

Un modo per arrivare a capirlo facendone una sorta di gioco è quello di creare piccoli riti propiziatori che ci aiutino a fare diventare l’aereo quasi un’abitudine consolidata. Proviamo, per esempio, a individuare dove ci fa più comodo stare seduti: se lato finestrino, per rilassarci dando forme e nomi alle nuvole, o lato corridoio, per sgranchirci le gambe ogni tanto e favorire circolazione e pensieri. Una volta stabilito qual è il nostro posto, cerchiamo sempre di prenotare lo stesso: una cabala che aiuta a rassicurarci quando sfuma nell’abitudine. Se possibile, i primi viaggi “di prova” che ci insegneranno come superare la paura di volare sarebbe meglio farli accompagnati da qualcuno che ci infonde grande fiducia e senso di pace. Un fidanzato, un’amica, un parente: qualcuno a cui tenere la mano nei momenti di sconforto in volo e che non ci rinfaccerà se le nocche delle nostre dita diventeranno rosse per la stretta troppo forte, ma necessaria a ritrovare l’equilibrio. Se invece sfortunatamente dobbiamo imbarcarci soli, allora cerchiamo di portare con noi un talismano, e che sia sempre lo stesso: una piccola coperta, come Linus, un corno portafortuna se siamo particolarmente scaramantici o un peluche se siamo invece tremendamente romantici. Facciamolo senza vergogna perché la nostra paura dell’aereo, come vi abbiamo già raccontato qualche riga più su, è davvero un mal comune mezzo gaudio: anche i vip ne soffrono! Justin Bieber ha ammesso una volta di non riuscire a imbarcarsi senza la sua scimmietta mascotte, Megan Fox ascolta solo Britney Spears in fase di crociera, Sharon Stone si fa sempre accompagnare dal suo scrittore preferito per parlare di letteratura durante il volo mentre Eva Longoria non rinuncia alle statuine sacre della Madonna in borsetta: come dire, anche i ricchi piangono!