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Idee di viaggio

Cosa vedere in Sicilia: 12 luoghi imperdibili da visitare

Idee di viaggio

Mare cristallino, affascinanti rovine antiche, piatti tipici vari e squisiti, ricchi monumenti barocchi: le cose da vedere in Sicilia sembrano non finire mai. Questa terra calda ha molto da offrire e raccontare, dai miti greci, ai fasti passati, fino ai drammi e alle ricostruzioni; una serie di eventi che hanno contribuito a disegnarne il volto che oggi ogni viaggiatore può ammirare.

Un tuffo nella storia greco-romana. Una vacanza rilassante tutta mare e riposo, godendo della bellezza di spiagge bagnate da un’acqua cristallina. Il trionfo del barocco. Il fascino maestoso dei vulcani. L’elenco di cosa vedere in Sicilia potrebbe continuare ancora per molto, perché tra città e borghi, natura e arte, questa regione ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori. Non va poi tralasciato un altro aspetto importante: quest’isola è famosa in tutto il mondo anche per l’abbondanza delle sue meraviglie culinarie, sia salate che dolci. Quindi, tra i posti da visitare in Sicilia non può mancare qualche buon ristorantino o localino specializzato in street food! Panelle, arancine, specialità di pesce, cannoli, cassatine, granita sono solo alcune delle delizie che stuzzicheranno il palato e tenteranno anche il viaggiatore meno incline a cedere ai piaceri della tavola.

Chi volesse dedicare la propria vacanza alla scoperta di queste meraviglie non può non passare da Palermo. Il capoluogo regionale, ex capitale del Regno delle due Sicilie, è stato infatti dichiarato prima città europea per lo street food! E accanto a tante leccornie, Palermo sa stregare i turisti con i suoi tesori: la cattedrale, la chiesa della Martorana e i tanti palazzi nobiliari sorti all’interno dei suoi confini, solo per citarne alcuni.

Catania e l’Etna, un binomio ricco di fascino

Si tratta di due mete obbligate in qualsiasi tour della Sicilia orientale: Catania, la perla barocca, e l’Etna, uno dei vulcani più attivi del pianeta. Sembra impossibile parlare di una senza l’altro, dato che il vulcano domina la città, rendendola una meta unica al mondo. Catania, infatti, può essere apprezzata sia da chi è in cerca di uno scorcio sui panorami siciliani, poiché sorge in una vasta pianura ricca di agrumeti, una cartolina iconica di quello che per molti significa “Sicilia”, sia da chi vuole toccare con mano l’inebriante mix di culture e stili che caratterizzano l’isola. Catania è sicuramente famosa per i monumenti barocchi, come il duomo di Sant’Agata, che sorge in piazza del Duomo, considerata da molti il cuore barocco cittadino. Ma perché questo cuore, qui, batte così forte? A contribuire al fiorire di così tanti monumenti in stile barocco sono stati due eventi drammatici, verificatisi sul finire del XVII secolo: l’eruzione dell’Etna e il terremoto. Catania era da ricostruire e molti artisti collaborarono per ridisegnarne il volto. Il risultato lo si può ammirare ancora oggi ed è ciò che rende la città uno dei luoghi da visitare in Sicilia. Dal canto suo, anche l’Etna merita una visita. I suoi paesaggi rocciosi affascinano perché unici al mondo: in un mix suggestivo, sui suoi versanti si alternano colate di lava, crateri, grotte, resti di insediamenti distrutti dalle eruzioni. Uno spettacolo che difficilmente lascia indifferenti.

Etna

Taormina, raffinata seduzione

A beneficiare della cornice offerta dall’Etna è anche Taormina, che ogni anno attira innumerevoli visitatori. La città, tra le più signorili dell’isola, ha però uno charme tutto suo, raffinato ed elegante. Qui le ricchezze naturali, quali appunto l’Etna che la domina e il mare che la bagna, si sommano alla vivacità culturale, nutrita dalla ricca stagione estiva costellata di concerti e spettacoli teatrali, e ai tesori artistici che si possono ammirare con una rilassata promenade. Non è quindi un caso se Taormina si è guadagnata, già da molti anni, un posto anche nel cuore di artisti e scrittori: da Goethe, che la citò nel suo “Viaggio in Italia”, a Oscar Wilde a Hemingway. Per chi volesse toccare con mano il potere seduttivo della città, una tappa obbligata è il famoso teatro greco, dove sembra di trovarsi in una posizione unica, sospesi tra cielo e mare. Concedersi un momento di relax è d’obbligo alla Villa Comunale, dove i giardini all’inglese ospitano edifici originali tutti da scoprire. Infine, il duomo dedicato a San Nicola stupisce con il suo austero aspetto che lo fa assomigliare più a una fortezza che a un monumento religioso. Le meraviglie cittadine, però, non finiscono qui e chi fosse in cerca di un ristorante alla moda o di una bottega artigiana non può non concedersi una passeggiata lungo corso Umberto I, la via principale di Taormina, dove di sicuro i piaceri dello shopping e della tavola consolideranno l’immagine idilliaca che le altre meraviglie cittadine avranno già costruito nel cuore dei viaggiatori.

Taormina

Siracusa, l’Atene siciliana

L’eco delle colonie greche risuona forte a Siracusa, città che non può non comparire in una lista dei posti da visitare in Sicilia. Il mondo antico, sia esso greco o romano, qui è fortemente presente: è d’obbligo una visita al Parco Archeologico Neapolis, dove si possono ammirare il teatro greco, risalente al V secolo a.C., la piscina romana, un anfiteatro romano, l’affascinante grotta di Ninfeo e ancora moltissimi altri segni di ricche civiltà antiche. Le meraviglie di Siracusa non si esauriscono però solo con i fasti ellenici. La città stupisce per la ricchezza dei propri volti: non mancano meraviglie barocche, come il duomo, di cui basta approfondire la storia, per capire quanto le varie epoche si siano intrecciate nel suo perimetro. Nonostante sia un chiaro esempio di barocco siciliano, il duomo incorpora un importante tempio dedicato ad Atena e convertito poi in chiesa con l’avvento della cristianità. Una visita a Siracusa non può dirsi completa senza una sosta lungo le sue spiagge, dove i viaggiatori potranno rilassarsi e godersi un bagno ristoratore, decisamente meritato dopo essersi addentrati alla scoperta delle meraviglie della città.

Siracusa

A Noto, nei luoghi di Montalbano e non solo

Sono molti i luoghi che devono il proprio successo planetario a un libro, a un film o a uno sceneggiato per la televisione. Noto può far credere di essere uno di questi, ma la verità è che questa città della Sicilia orientale era già amata dai viaggiatori prima che Camilleri vi ci portasse il suo Commissario Montalbano. Ovviamente, gli amanti del personaggio forse più famoso della letteratura italiana contemporanea non perderanno l’occasione di visitare i luoghi della serie, ma la verità è che qui c’è molto di più da visitare e sarebbe un peccato perderne l’occasione. Così come Catania, anche Noto fu colpita e distrutta dal terremoto del 1693. La ricostruzione avvenne secondo i canoni estetici dell’epoca, trasformandola così in un gioiello barocco. Basta passeggiare per corso Vittorio Emanuele, ammirando le facciate degli edifici per rendersene conto, o soffermarsi in piazza del Municipio, punteggiata da tante splendide architetture barocche. Il momento ideale per godere del fascino di questa parte di Sicilia è il tramonto, quando il caldo si fa meno pressante e il cielo e i palazzi si tingono di rosa. In questa particolare ora del giorno, il fascino e la ricchezza barocca esplodono di fronte agli occhi dei visitatori, conquistandoli definitivamente.

Cattedrale di San Nicolò, Noto

Ragusa, la città divisa

Due sono i volti di Ragusa: uno che rispecchia l’immagine iconica che il viaggiatore ha di una città siciliana, l’altro, edificato dopo il già citato terremoto di fine Seicento, più barocco. Avvenne infatti che, dopo che la città fu distrutta, venne ricostruita più in alto rispetto a dove sorgeva inizialmente. Alcuni abitanti, però, tornarono all’antico insediamento, dando origine alla spaccatura urbanistica, che ancora oggi divide la città in Ragusa Ibla e Ragusa superiore. Le due metà sono separate dalla Valle dei Ponti, un burrone sormontato, appunto, da quattro ponti. Chi già si trovasse a visitare Ragusa e a scoprire quale delle sue due anime gli è più affine, dovrebbe concedersi anche una tappa al castello di Donnafugata, nella campagna vicina, a soli quindici chilometri dalla città. Si tratta di una meta estiva nobiliare, circondata da un grande giardino storico in cui non manca un orto. L’edificio oggi ospita il Museo del Costume, meta di interesse per chi volesse scoprire l’evoluzione degli abiti delle famiglie che abitarono la proprietà. Questo e altri tesori della Sicilia barocca sono toccati dal viaggio Barocco siciliano.

Ragusa Ibla

Modica, unica come il suo cioccolato

Non serve essere dei golosi rinomati per sapere che Modica è famosa per il suo cioccolato, così come non è necessario essere esperti di poesia per ricordare che la città ha dato i natali al poeta Salvatore Quasimodo e che era amata da Sciascia. Modica, però, ha molto da offrire anche a chi non ama i dolci e ha altre passioni rispetto alla letteratura. La città, infatti, va inserita nella top 10 dei posti da visitare in Sicilia anche per altri motivi. Per cominciare, è come divisa in due parti: quella alta, sorta intorno all’antico castello e caratterizzata dai vicoli stretti che si aggrappano alla roccia su cui sorgono, e quella bassa, di più ampio respiro, caratterizzata da un’estetica più barocca. Da non perdere, il duomo di San Giorgio, raggiungibile tramite una grande scalinata di 260 gradini, il duomo di San Pietro, famoso per le statue dei dodici apostoli che adornano l’ingresso o la chiesa rupestre di San Nicolò, considerata la chiesa più antica della città, ricavata da una roccia. Si tratta di edifici caratterizzati da stili diversi, bellezze differenti che raccontano sia la ricca storia della città sia le molte anime che vi convivono.

Modica

Agrigento e la Valle dei Templi

È senza dubbio uno dei posti più belli della Sicilia: la Valle dei Templi di Agrigento deve essere una tappa obbligata di qualsiasi tour dell’isola. Qui, in questa culla che testimonia la grandezza della cultura ellenica, si possono ammirare dieci templi, una necropoli e tre santuari. Tutto concorre a dare l’idea di aver attraversato un portone magico: il tempo è come sospeso e la sola unità di misura contemplata è la bellezza delle architetture. Non c’è un’ora del giorno privilegiata per godere di tanta meraviglia: le rovine sono immense quando il sole estivo le illumina, ma rubano il cuore di sera, illuminate dai riflettori. Non a caso, la Valle dei Templi è l’emblema dell’anima greco-antica della Sicilia. Fasti passati che nel 2011 hanno saputo dialogare con la contemporaneità: Igor Mitoraj scelse infatti la Valle dei Templi come cornice per l’installazione di alcune sue opere e il risultato fu spettacolare. Per essere certi di non perdersi neanche una delle meraviglie di questo sito e degli altri gioielli dell’isola è stato pensato il ricco tour Sicilia Classica.

Valle dei templi, Agrigento

La magia di Selinunte, tra spiagge, storia e contaminazioni

In Sicilia, tra le altre cose, si viene per godere della bellezza del mare e per le atmosfere che sanno di Africa, in cui si innesta però l’affascinante eco della cultura ellenica. Per questo, Selinunte è uno dei luoghi obbligati dove andare in Sicilia se si vuole davvero tornare a casa con la sensazione di aver visto qualcosa di unico, che solo questa terra può offrire. In passato, fu una delle più ricche colonie greche dell’isola e questi fasti hanno lasciato a Selinunte un grande parco archeologico, fra i più grandi d’Europa: 270 ettari da esplorare, amati dai viaggiatori, ma apprezzati anche da esperti e studiosi che ogni anno si recano tra queste rovine, ansiosi di carpire loro ancora qualche segreto non svelato. Nell’area sorgono sette templi in stile dorico, santuari e necropoli: un tesoro che merita una visita! E per riposare dopo un così affascinante tuffo nel passato, non mancano splendide spiagge, più o meno selvagge, dove farsi accarezzare da un vento caldo che ricorda paesi lontani.

Selinunte, Sicilia

Cefalù, l’incanto della vita di mare

I borghi dei pescatori nutrono sempre l’immaginazione dei viaggiatori. Raccontano di vite fortemente legate al mare e ai suoi capricci, profumano di salsedine ed evocano semplicità e ruvidezza. Non è un caso che Cefalù si conquisti con facilità un posto nel cuore di chi visita la Sicilia. Fare tappa qui significa avere la sensazione di chiudere il mondo e la sua frenesia al di là di una porta immaginaria: i tramonti sciolgono i cuori degli innamorati, mentre i famosi ristoranti di pesce seducono i palati più esigenti, mentre la città stupisce con un inaspettato mix estetico che richiama i fasti normanni e le influenze arabe. Un esempio di queste anime che si fondono insieme è il duomo, con le sue bifore a sesto acuto, i mosaici, il silenzioso chiostro canonicale, con i suoi capitelli che non aspettano altro che svelare le loro storie. Immancabile la salita sulle torri, per ammirare il panorama circostante: una vista mozzafiato in cui l’architettura cittadina si staglia contro il mare blu.

Cefalù

Visitare Trapani, la città delle cento chiese

Con la sua famosa forma a mezzaluna, Trapani sembra entrare dritta nel mare con il porto che, in passato, l’ha resa un importante snodo commerciale marittimo, anello di congiunzione tra Venezia e Cartagine e che oggi permette ai molti turisti di partire per una delle gite più belle da fare in Sicilia: un tour in barca delle isole Egadi. Su quest’unghia di terra che si protende verso il mare aperto sorge la spettacolare cattedrale di San Lorenzo, che toglie il fiato già solo con uno sguardo alla sua imponente facciata barocca. Merita però che non ci si fermi all’esterno e si visiti anche il suo interno, maestoso e stupefacente. Da qui si può proseguire alla scoperta del centro storico cittadino: una passeggiata nel dedalo delle vie dal sapore arabeggiante, su cui affacciano diversi splendidi edifici in stile barocco. Dopo tanto girovagare, Trapani sa coccolare i suoi visitatori con il lungomare, dove non mancano splendide spiagge dove rilassarsi e concedersi un bagno nelle acque che bagnano la costa occidentale della Sicilia.

Trapani

Erice, ovvero guardare la Sicilia dall’alto

Chi decide di includere, tra i posti da visitare in Sicilia, Trapani non può non fare tappa a Erice. In questo piccolo borgo medievale, l’aria è pregna di storie e miti, leggende e racconti che sanno di Medioevo. Nonostante la prima cosa che colpisce sia la magnificenza della vista sul panorama circostante, in cui la campagna scivola nel mare, Erice ha molto altro da offrire. Il castello, simbolo della cittadina, è un affascinante esempio di architettura moresca e, per visitarlo, si può scegliere la comodità della funicolare o l’avventurosa salita a piedi. Nel centro storico sorge poi la bellissima chiesa di San Martino, famosa per il pavimento maiolicato, mentre chi volesse ammirare un raro gioiello in stile gotico, non può perdersi la chiesa Matrice, risalente al XIV secolo e dalla cui torre si gode di una vista spettacolare. Erice è questo: è un piccolo gioiello in cui si respira un’aria diversa dalle altre cittadine citate finora. Qui, più che i fasti barocchi, sono le atmosfere medievali a farla da padrone, regalando così ai viaggiatori uno dei posti più belli della Sicilia.

Erice

Una gita in barca alla scoperta delle isole

Vicino alla costa sicula, il mare è punteggiato di diversi arcipelaghi, raggiungibili in barca. Concedersi una giornata per visitarne anche solo uno è un buon modo per ammirare alcuni dei posti più belli della Sicilia. Facili da raggiungere da Milazzo, le Eolie sono bagnate da un mare cristallino e hanno molto altro da offrire ai viaggiatori: Panarea, Stromboli, Lipari, Vulcano, Filicudi, Salina, Alicudi hanno ognuna un’identità ben precisa e permettono esperienze diverse. A Stromboli è d’obbligo la salita sul vulcano, chi va a Salina non può non concedersi un calice di Malvasia, il museo archeologico di Lipari è un gioiello, mentre Calajunco a Panarea merita una visita e un tuffo. Per scoprire tutte le possibilità racchiuse in questo arcipelago esiste il viaggio Barocco siciliano e Isole Eolie. Chi invece cerca la garanzia di un mare da sogno e ritmi tranquilli, quando si chiede cosa visitare in Sicilia, deve considerare le Egadi, più precisamente Favignana e Marettimo. Anche a queste è stato dedicato un viaggio ad hoc, chiamato Sicilia autentica e isole EgadiUn’esperienza più selvaggia la offrono le Pelagie, più difficili da raggiungere, e quindi più incontaminate. Non serve presentare Lampedusa, bagnata per molti dal mare più bello del mondo, ma anche la vicina Linosa, meno conosciuta, sa stupire per le sue meraviglie.

Isole Egadi
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