Con l’arrivo della primavera e il forte desiderio di tornare a viaggiare molti di noi sono pervasi da un altrettanto forte bisogno di contatto con la natura. Niente di più facile da ottenere se pensiamo alla meraviglia dei parchi nazionali italiani: il nostro territorio ne conta ben 23, accanto a 29 aree protette. In un paese così ricco di tesori, i parchi italiani rappresentano per importanza e bellezza un vero capitale naturale e al tempo stesso sono grandi custodi di culture antiche in ogni nostra regione. Da nord a sud questo patrimonio si fa di roccia e di mare, di vallate e boschi, regno di una ricca fauna e importanti specie vegetali, ma anche, come vedremo, remota casa degli uomini. Per il vostro prossimo taccuino di viaggio abbiamo scelto cinque tra i più bei parchi nazionali d’Italia: trovare quello che fa per voi non sarà facile!
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, regno di minerali e flora antica
Patrimonio dell’Umanità dal 2009, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, esteso nell’area omonima tra i fiumi Cimon e Piave, è tra i parchi italiani un condensato di ricchezze. Vi troverete in un ambiente che le ere, i corsi d’acqua ed il ghiaccio hanno continuamente ridisegnato; oggi tra ampie vallate e canaloni, altopiani carsici e forre che schiudono misteriosi accessi a labirinti sotterranei fitti di pozzi e gallerie, trovano spazio boschi e pareti luminose: i Monti del Sole, le Alpi Feltrine e numerose altre cime scandagliano il cielo con massicci corrugati e creste popolate di camosci e caprioli, ideale dimora anche di una ricchissima fauna aviaria, che con 115 specie risponde a quasi la metà degli uccelli nidificatori in Italia. E sempre qui vive una flora altrettanto ricca, motivo principe della nascita del parco: fin dal 1700 le sue piante rare richiamarono botanici e studiosi e un erbario figurato del XV secolo – il Codex Bellunensis – conservato alla British Library di Londra, ne illustra l’importanza. Ma il Parco delle Dolomiti Bellunesi racconta anche altre storie: nella Valle Imperina, incastonata nell’antica area dell’Agordino, si visita ancora il centro minerario da cui la Serenissima Repubblica ricavava il rame per la sua zecca e il grande arsenale, altro lascito in laguna delle Dolomiti Bellunesi, che un recente slogan definisce “le montagne di Venezia”. Il parco permette numerose escursioni, non solo per gli amanti delle vacanze nella natura, a cui offre percorsi in bicicletta e a piedi, ma anche per chi cerca la tradizione, che la gente del territorio custodisce con rigorosa cura nelle malghe e tra i pascoli alpini. Non lontano da qui, inoltre, si possono raggiungere valli, laghi e montagne di richiamo oppure spezzare il tempo della vacanza di relax, con quel tocco di mondanità che la vicina Cortina assicura sempre.

Parco Nazionale del Circeo, tra roccia, dune e mare
La nostra è una terra di sorprese ed ecco che anche tra i parchi nazionali italiani troviamo nuove prospettive: se pensate a un luogo diverso scegliete il Parco Nazionale del Circeo, affacciato sul Tirreno lungo la costa laziale. Il suo promontorio domina la Pianura Pontina, al seguito della cui bonifica, nel ventennio fascista, fu istituita la riserva. Questo parco si annovera tra i migliori esempi di biodiversità nel paese e concatena vari ambienti dalla roccia alle dune, alle zone umide della laguna. Sentieri e percorsi ciclabili vi porteranno a scoprire quinte naturali sempre diverse, immagini e storie entro le quali trova casa anche il mito: è qui che Ulisse “dal multiforme ingegno” subì la malìa della maga Circe, il cui regno si colloca entro le grotte del promontorio e nella selva omonima, una delle foreste planiziali più estese in Italia. Lungo la costa vi sorprenderà un paesaggio unico: è la Duna Litoranea, ambiente tutelato, fatta di sabbie sottili che formano un crinale alto fino a 27 metri dove poche specie vegetali resistono al vento creando suggestivi quadri virati di oro e di verde che, quando lo spazio è più protetto dai venti, esplode nelle tinte accese della macchia mediterranea. Splendido a primavera, suggestivo in autunno tra profumi di alloro e di acqua marina, questo fragile ambiente resta nel cuore come un piccolo paradiso. E nel calore dell’estate nulla di meglio vorrete che lasciarvi andare alla suggestione e a una nuotata nelle acque che accolsero Odisseo.

Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, vastità condivisa
Una delle più vaste riserve naturali in Italia, il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga ci porta nel vero cuore dell’Appennino. Il suo territorio copre oltre 150.000 ettari, esteso tra Abruzzo, Lazio e Marche e regala una natura ancora pura in cui regna una fauna antica, dominata dal lupo appenninico e dagli amatissimi orsi marsicani, oltre che da splendidi camosci e numerosi rapaci. Nella sola parte abruzzese del parco vivono ben 78 specie animali protette e 3 specie botaniche tra cui l’orchidea dal leggiadro nome di “scarpetta di Venere”, un vero contrasto se si pensa agli ungulati, ma un preludio ad altre rarità, se invece ci orientiamo col pensiero al pregiatissimo zafferano di Navelli, uno dei borghi più belli dell’area, che si raccoglie sull’altopiano omonimo, situato alle estreme propaggini sud-orientali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, protagonista primario del territorio assieme al vicino massiccio della Majella, che denomina un altro parco nazionale in Italia. Se siete amanti delle passeggiate potete inoltrarvi tra boschi bassi, radure e sentieri rocciosi o farvi sfidare da qualche breve ascesa; oppure fantasticare in ambienti di canyon e praterie, tra animali da pascolo e scorci alpini, come nel “piccolo Tibet “che a Campo Imperatore, ai piedi del Gran Sasso, vi trasporterà nell’avventura. Tutto vi ispirerà e l’aria pura delle alture vi porterà i mille profumi delle montagne. Se invece vorrete ascoltare storie e conoscere tradizioni, potrete scegliere tra i borghi che fanno parte del territorio del parco, tra eremi e monasteri, botteghe artigianali e un’enogastronomia genuina e gustosa che a cavallo tra le regioni offrirà mille prelibatezze.

Parco Nazionale del Gargano, dalla foresta all’isola il paradiso è qui
Guardando la mappa del Gargano, lo sperone proteso nell’Adriatico, sarete stupiti dal verde del promontorio: in una regione che non ha boschi, questo territorio è coperto di foreste e macchia mediterranea, conta rilievi che superano i mille metri ed è protetto entro una delle più belle riserve naturali in Italia. Cuore del Parco Nazionale del Gargano è la Foresta Umbra, termine latino per “ombrosa”, con le sue faggete vetuste, patrimonio dell’Umanità, ma del sistema fanno parte anche i laghi costieri di Lesina e Varano e la riserva marina delle Tremiti. Nell’alternarsi di paesaggi sapranno incuriosirvi le doline, che come piccoli laghi inespressi – residuo di grotte franate sul terreno carsico – non potendo trattenere l’acqua hanno lasciato insediare il verde; il vostro sguardo non saprà dove posarsi, tra natura e paesaggi abitati pervasi di luce. Nell’area del parco, che protegge ottanta specie di orchidee selvatiche, pini d’Aleppo, boschi di querce e macchie colorate di ginepro e lentisco, scorrono le vie degli uomini verso luoghi diversi: tra i nomi di richiamo dei comuni del parco, sulla costa o nell’interno, potrete scegliere la mondanità di Vieste, rocca marinara dalle case bianche, la sacralità di Monte San Giovanni Rotondo o l’insolito comune insulare delle splendide Isole Tremiti, l’unico arcipelago dell’Adriatico, con San Domino, San Nicola e le più selvagge Capraia e Pianosa, preziosa area protetta per la fauna marina. Ma il parco è hotspot di biodiversità anche per quella aviaria, tra le cui 170 specie conta le vocianti diomedee, che la leggenda identifica con i compagni dell’eroe omerico Diomede, disperati per la sua morte e trasformati da Afrodite in procellarie. Il loro singolare verso si può sentire al tramonto, mentre corrono in volo tra gli scogli e le falesie di questo paradiso naturale.

Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, approdo naturale alla bellezza
Chi vuole immergersi, letteralmente, nella bellezza, scelga per le sue vacanze nella natura gli incantevoli scenari del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, 180km di coste e oltre 60 isole e isolotti riconosciuti tra le eccellenze ambientali europee. Compreso nel tratto di mare delle Bocche di Bonifacio, tra Sardegna e Corsica questo, tra i parchi italiani, non finisce di elargire doni. Tra le sue coste e isole, infinite cale e insenature scolpiscono un paesaggio unico di approdi naturali, dove trovare alcune tra le più celebri spiagge del Mediterraneo come quella rosa di Budelli, o la bianchissima Bassa Trinita nell’isola grande, La Maddalena. Abitate da poco più di due secoli, queste isole furono sempre ambite: eroi, pirati e condottieri solcarono le acque dell’arcipelago e sull’inquieto Ulisse o il giovane Napoleone, sull’ammiraglio Nelson e il generale Garibaldi, che a Caprera elesse la sua dimora ultima, qui sentirete infiniti racconti. L’area del parco è tutelata con rigore, visite, immersioni e attracchi richiedono speciali permessi: a un passo da altri luoghi che della Sardegna siglano fama diffusa tra vip e mondanità, questo tesoro lo richiede. Lasciatevi cullare da un’imbarcazione che tra voli di gabbiani vi porterà a lambire spiagge famose, cale dalle acque accese di blu, di rosa e di bianco, o vi farà approdare agli accenni glamour di negozi e caffè nei vicoli della Maddalena. Oppure esplorate, magari al seguito di una guida ambientale, questo indimenticabile paesaggio schietto dove artemisie ed elicrisi dialogano col vento e tra le cui acque forse scorgerete con gioia i profili dei balenotteri o i balzi tortuosi dei delfini.
