Un uomo viaggia nel deserto dell’Oman, nella penisola arabica. Alle sue spalle lascia la capitale Muscat mentre davanti e tutt’intorno a sé si estende una distesa di sabbia. La sua direzione sono le montagne al di là della città. Non è solo. La radio dell’auto è sintonizzata sul canale del sultanato che trasmette musica classica ventiquattro ore su ventiquattro. Con lui c’è Mozart. Una colonna sonora che renderà questo viaggio ancora più speciale.

L’uomo si chiama Stefano e nel luglio del 2014, dopo aver trascorso cinque giorni in Oman, ha avuto un vero e proprio colpo di fulmine che da allora l’ha riportato su quelle strade almeno dieci volte, portandoci anche sua moglie, i suoi amici e diventando un vero e proprio punto di informazioni per chi vuole conoscere questo Paese. Stefano infatti ha aperto l’associazione Italia Oman. Dietro tutte le foto che compaiono nel sito, ci sono i suoi occhi e le sue esperienze.

Nel 2014 Stefano trascorre anche il capodanno in Oman, ed è un po’ come passarlo sulla luna. Un giorno infatti si ritrova nel Sink Hole, uno dei Wadi dell’Oman. I Wadi sono dei suggestivi letti d’acqua smeraldo, circondati da gole rocciose, dei veri e proprio canyon. Leggenda vuole che a creare il Sink Hole sia stato un meteorite caduto dal cielo, e che nella roccia ha scavato una buca profonda. Stefano racconta, “Ci si immerge in un lago naturale, di color turchese, tra pesci di ogni tipo e ci si sente davvero in un altro pianeta.

Dai suoi racconti sembra quasi che l’Oman sia un luogo fatto di silenzi e di attimi di meraviglia, di grandi distanze e di grande vicinanza tra le persone. Come se la via della Seta, fatta di carovane che trasportavano merci e collegavano l’Asia al Medio Oriente fino al Mediterraneo, avesse lasciato un eco dei commerci, un fluire delle lingue, un’apertura verso le altre culture. “Qui”, continua Stefano, “si può davvero percepire cosa fosse l’internazionalità dei commerci”. E oggi, tra i suoi luoghi preferiti, c’è il souk di El Seeb, a nord di Mascat, il mercato di generi alimentari più importante del paese. “Se vuoi vivere una giornata da Omanita, devi andarci”, consiglia Stefano, “è anche il quartiere di sarti, mi piace perché è vitale, la comunità indiana è molto presente, ti trovi tra Medio Oriente e ti senti anche a Nuova Delhi”.

Sono tanti i ricordi che Stefano porta con sé: il giorno in cui lui e la moglie si ritrovarono ad ammirare una moschea nel deserto, vicino a una sorgente d’acqua, e scoprirono l’ospitalità di chi li invitò a visitarla anche all’interno, e poi il giorno in cui da solo si ritrovò a essere l’unico visitatore di un piccolo museo dov’era ricostruita una casa omanita degli anni ’50. Il ricordo però che porta ogni volta con sé è l’incenso, “Purissimo, grezzo, lo accendi e ti riporta all’Arabia Felix dell’800”, dice. In questo modo, il tragitto casa-Oman dura un attimo, il tempo di chiudere gli occhi, sentire il profumo dell’incenso e trovarsi con la mente in Oman. Se vuoi scoprire anche tu il profumo e i luoghi dell’Oman, scegli uno dei Viaggi di gruppo in Oman di Boscolo.