Plaza de Armas, Lima
Racconti

Ritorno al futuro e al Perù

Racconti

Beatrice ha visitato il Perù nel maggio del 1975. Aveva ventidue anni ed era partita con un’amica per quello che ricorda come, “il viaggio più bello della mia vita”. Silvia è partita per il Perù quarant’anni dopo, nell’agosto del 2015, “Mia sorella sognava di vedere Machu Picchu e così l’ho accompagnata”. Quelli che seguono sono i ricordi di Beatrice e di Silvia, raccontati come fossero di un’unica persona partita per un viaggio temporale.

“Mi ricordo l’oceano, i ragazzi sul surf, il paesaggio lunare del deserto, il Silencio sui muri del monastero di clausura di Santa Catilina ad Arequipa”.

cattedrale in piazza di Armas, Arequipa, Perù

“Mi ricordo la notte passata a dormire sopra una palafitta sul Rio delle Amazzoni, la sera a vedere la Croce del sud nel cielo stellato, la mattina presto a seguire con lo sguardo i pescatori che risalivano il fiume. Mi ricordo gli occhi dei coccodrilli, i suoni della giungla, la strada asfaltata più alta di tutta le Americhe, Passo Patapampa, e noi che la percorrevamo ascoltando El Cóndor Pasa”.

Cuzco

“Mi ricordo due giorni trascorsi nella foresta con una tribù, foto di gruppo fatta! Mi ricordo un giorno trascorso a casa di una famiglia di Puno, sul lago Titicaca: la moglie raccoglieva verdure, il marito si dedicava alla pastorizia, il figlio si lasciava fotografare mentre saliva su un muretto di casa e faceva volare una specie di aquilone”.

villaggi galleggianti sul Lago Titicaca

“Cena a lume di candela, perché non c’era la corrente. Poi falò in piazza per la festa del paese. Dopocena in un locale a Cuzco. Indossavo una salopette di jeans, una camicia bianca e degli stivaletti. Uno della banda musicale mi si avvicina e mi dice, – La prossima canzone è dedicata a lei, se mi concede un ballo. Cominciano a suonare Cielito lindo, Ay, ay, ay, ay, canta y no ilores, porque cantando se allegra, Cielito lindo, los corazones”.

Lago Titicaca

“Sul treno per Machu Picchu sale un contadino da cui compro un poncho. “Ragazzi”, aveva detto la guida, “Domani a Machu Picchu splende il sole”. Alle 6.30 arriviamo per vedere l’alba e troviamo un cielo nuvoloso, molto nuvoloso, solo nuvoloso. Scatto una foto per immaginarmi cosa c’è sotto. Poi, come per magia, il cielo si apre e ci ritroviamo davanti a uno spettacolo: la città in rovina, le montagne altissime che la fanno sembrare una miniatura, un paesaggio incredibile”.

Musicista in Perù

Per ammirarlo anche tu, e per aggiungere i tuoi ricordi a quelli di Beatrice e di Silvia, scegli uno dei nostri Viaggi di gruppo in Perù .

Machu Picchu