L’Italia da sola è il paese che ospita il 50% del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo. È perciò facile immaginare che esistano molti siti UNESCO in Italia – e molti altri non sono ancora stati riconosciuti ma hanno intrapreso l’iter per essere inseriti a pieno titolo nella lista.
I patrimoni culturali italiani sono sparsi su tutto il territorio nazionale in maniera piuttosto omogenea e inaspettata (spesso è sufficiente voltare un angolo per imbattersi in uno di questi, magari senza saperlo) e sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire o non riconoscere almeno i più famosi: ripassiamoli insieme, da Nord a Sud dello stivale.
Aquileia, l’architettura proto-romana patrimonio mondiale dell’Umanità
Aquileia, fondata nel 181 a.C. come colonia militare romana, era una delle città più grandi e ricche del primo Impero Romano e rappresenta l’esempio più completo di città proto-romana nel mondo Mediterraneo. Intatta ancora oggi e in gran parte da scoprire (non si è ancora scavato per riportarla completamente alla luce), con la sua Basilica dal pavimento mosaicato, ha contribuito largamente alla diffusione del cristianesimo in Europa centrale nell’alto Medioevo.

Dolomiti: quando il patrimonio è naturale
Ci piace pensare che il titolo di Patrimonio dell’UNESCO in Italia possa aiutarci a capire l’elevato valore di ciò che ci circonda, così come il valore della natura.
Il complesso dolomitico è uno dei siti UNESCO più visitati nel nostro paese, riconosciuto patrimonio dell’umanità grazie alla sua bellezza paesaggistica, all’unicità geomorfologica e all’importanza geologica e scientifica che possiede. Uniche, affascinanti e misteriose, le Dolomiti riflettono la luce in un modo particolare grazie alla loro composizione chimica: il fenomeno prende il nome di Enrosadira e le vede diventare color oro, rosso, rosa, arancio e anche viola nelle ore che vanno dall’alba al tramonto. Anche se, in pieno sole e per gran parte del giorno, sono conosciute come “i Monti Pallidi” per il loro candore.

I luoghi del Potere di Cividale del Friuli
Il complesso friulano conosciuto come I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.) comprende le più antiche testimonianze della Cividale longobarda:
– la Gastalda
– il Tempietto Longobardo
– i resti del Complesso Episcopale (il complesso culturale e il palazzo patriarcale)
Questi sono i luoghi in cui si sono meglio conservate le testimonianze monumentali dei Longobardi e che, insieme ad altri 9 siti di interesse storico e archeologico in Italia, sono stati riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Centro storico di Napoli: dal 470 a.c. a oggi
“Vedi Napoli e poi muori” dice l’antico detto e capiamo bene perché (anche se preferiremmo una versione più ottimista del detto): Napoli fu fondata dai greci nel 470 a.C., è da sempre una delle città portuali più importanti del Mediterraneo ed è qui che si fondono greco e romano, conoscenze e culture che hanno dato origine alla nostra società per come la conosciamo. Napoli è stata bizantina, normanna, spagnola, aragonese, asburgica, è stata il simbolo del potere della famiglia degli Angioini e anche un regno indipendente borbonico.
Nel corso dei secoli ha preso forma il centro storico attuale, attraverso la realizzazione di impianti urbanistici, edifici maestosi come il Palazzo Reale, le mura coi 4 castelli, il risanamento di borghi e interventi ottocenteschi che sono arrivati fino a noi.

Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
Pompei, antica città commerciale, contrasta per dimensioni con Ercolano, località di villeggiatura, e Torre Annunziata. Sia Pompei che Ercolano sono state travolte dall’eruzione del Vesuvio del 24 agosto 79 d.C., tuttavia i loro resti ci forniscono ancora uno spaccato completo di come fosse una città romana. Il forum principale, il Capitolium, la Basilica, i templi, i bagni pubblici, i teatri e l’anfiteatro e soprattutto il complesso di edifici domestici (Villa dei Misteri in primis), rendono Pompei uno dei patrimoni dell’Umanità più famosi del mondo.
Nel contempo, a Ercolano si possono ancora ammirare i resti ben preservati di una palestra, due bagni pubblici, le botteghe e l’opulenta Villa dei Papiri con i suoi cunicoli: costruita nel XVIII secolo e accessibile solo in parte.
Sono iscritte alla lista del Patrimonio Mondiale le Ville dell’ozio, ossia ville e residenze costruite fuori dai centri urbani in cui le famiglie facoltose oziavano, riposandosi e rigenerandosi. Qui si dedicavano alle arti, alla letteratura e al riposo e questi edifici spesso sono esempi architettonici e artistici di alto pregio e innovazione, come Villa Oplontis di Torre Annunziata coi suoi splendidi affreschi.

Costiera Amalfitana: tra ville romane e frutteti a picco sul mare
Ci spostiamo a sud di Napoli per parlare della bellezza naturale della Costiera Amalfitana e dei suoi fiori all’occhiello: Amalfi e Ravello. L’area Patrimonio UNESCO comprende 12 comuni e tantissime testimonianze storico-artistiche: ville romane di Minori e Positano, architettura medievale, manufatti e meraviglie naturali come la Valle dei Mulini e le cupole maiolicate di Vietri. Giardini di limoni, terrazzamenti per coltivare vigneti e frutteti e cittadine a picco sul mare dalle varie tonalità blu: la Costiera Amalfitana si presta alle foto ricordo più belle che si possano scattare.

Paestum, l’antica Poseidonia greca
Paestum è l’antica città greca di Poseidonia, fondata dai coloni di Sibari – provenienti dalla costa ionica calabrese – alla fine del VII secolo d.C. e dedicata a Poseidone. Al dio del mare sono stati dedicati diversi templi dorici di cui possiamo ammirare tuttora i resti e rientrano a pieno titolo tra i patrimoni culturali italiani più preziosi.

La Certosa di Padula a Vallo di Diano
A Vallo di Diano sorge il più grande complesso monastico del sud Italia: la Certosa di Padula, uno degli edifici più interessanti di tutta Europa per magnificenza architettonica e tesori artistici. Costruita dal 1306 e per parte del XIX secolo, sono notevoli il portone del 1374 e le volte a crociera della chiesa, gli stucchi dorati, gli affreschi e le ricche suppellettili assieme al patrimonio artistico e librario dei Certosini quasi totalmente disperso.

Val di Noto e le sue 7 città
Famoso per sue città tardo barocche – ricostruite dopo il violento terremoto del 1693 –, il Val di Noto presenta caratteristiche uniche al mondo e comprende sette città siciliane: Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Caltagirone, Scicli e Militello. Ciascuna di loro custodisce alcuni tra i patrimoni culturali italiani più suggestivi del nostro Paese.

Siracusa e la Necropoli Rupestre di Pantalica
Siracusa fu fondata dai greci nell’VIII sec. a.C. e divenne presto una metropoli del Mediterraneo che ancora oggi custodisce le testimonianze delle dominazioni che qui si sono susseguite: romana, bizantina, barbara, araba e normanna. Poco distante da Siracusa sorge Pantalica, dove oggi possiamo visitare una delle necropoli più grandi e meglio conservate della Preistoria, che contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia risalenti al periodo che va dal XIII al VII sec. a.C.

La Valle dei Templi di Agrigento
L’area archeologica di Agrigento si estende sull’antica polis greca e abbraccia i resti dei suoi edifici, la Rupe Atenea, l’acropoli, i templi dorici e la necropoli fuori le mura. Qui tutto testimonia la supremazia di Agrigento all’epoca, che nel contesto Mediterraneo viveva un periodo fiorente grazie al commercio e alla vita culturale.

Piazza Armerina: storia, cultura e passatempi dell’Impero Romano
Esempio supremo di villa di lusso romana tardo-imperiale, la Villa del Casale è una delle più lussuose del suo genere: con ricchi mosaici risalenti al IV sec. d.C. che ci riportano le abitudini di vita della classe romana dominante. Piazza Armerina è anche la testimonianza concreta delle reciproche influenze culturali dovute agli scambi commerciali nel Mediterraneo antico con l’area nordafricana. I mosaici stessi – forse realizzati da maestri nordafricani – ci descrivono la storia dell’Impero Romano, la cultura, i passatempi e la vita quotidiana degli antichi romani.

Il Monte Etna ci spiega la geologia
Fin dalle prime documentazioni della sua attività, risalenti a oltre 2000 anni fa, l’Etna è uno dei vulcani più attivi al mondo. Per questa ragione riveste un ruolo importante nell’osservazione e comprensione dei processi geologici in corso di formazione: gli studi sull’Etna sono di interesse mondiale.

Isole Eolie, tra scienza e natura lussureggiante
L’arcipelago di origine vulcanica delle Eolie è costituito da Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. Ciascuna di queste isole è patrimonio naturale da sempre oggetto di studi per la comprensione dei processi geologici che modificano il territorio. È proprio dagli studi su queste isole che si è formata una sezione di scienziati specializzati in vulcanologia e geologia.

Palermo: la meravigliosa architettura araba-normanna
A Palermo la cultura e l’architettura araba e normanna si fondono creando meraviglie uniche al mondo.
Il percorso Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO include 9 siti in particolare:
– San Giovanni degli Eremiti
– Chiesa della Martorana
– Chiesa di San Cataldo
– Palazzo Reale
– Cappella Palatina
– Zisa
– Ponte dell’Ammiraglio
– Cattedrale di Palermo
– Duomo di Cefalù e di Monreale

La Necropoli Etrusca di Cerveteri e Tarquinia
Le due necropoli etrusche di Monterozzi a Tarquinia e Banditaccia a Cerveteri, si dividono il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. I due vasti complessi cimiteriali testimoniano le diverse usanze di sepoltura dal IX al I sec. a.C. e ci regalano uno scorcio dell’evoluzione della prima vera civiltà urbana del Mediterraneo settentrionale: l’etrusca. A Cerveteri si possono notare le tombe monumentali, mentre a Tarquinia le straordinarie pitture che ci portano a conoscenza degli aspetti della vita dell’epoca.

La Foresta di Monte Cimino e di Monte Raschio
La Foresta di Monte Cimino – meglio conosciuta come Faggeta di Soriano nel Cimino – si è inserita nella lista dei patrimoni dell’Umanità a braccetto con la Foresta di Monte Raschio, all’interno del contesto foresta primordiale dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa. Entrambe rivestono una notevole importanza naturalistica e scientifica.

Castel del Monte, il medioevo pacifico e tollerante
Ad Andria, in Puglia, situato su un’altura, si trova Castel del Monte. Realizzato nel 1240 dall’Imperatore Federico II di Svevia, l’edificio è un magistrale esempio di architettura militare medievale. Qui tutto riporta al numero 8, un numero pieno di significati, e la perfezione delle forme del castello assieme all’armonica unione di elementi culturali che vanno dal Nord Europa al medio oriente e all’antichità classica, rendono Castel del Monte la testimonianza perfetta di del periodo storico della zona guidata dall’imperatore: un periodo di pace e tolleranza.

I pittoreschi Trulli di Alberobello
Testimonianza di una tecnica edilizia risalente all’era preistorica e ancora utilizzata in Puglia – in pietra a secco a lastre – i Trulli di Alberobello sono tipiche abitazioni in pietra calcarea nel sud della regione, sparsi per tutta la Valle d’Itria ma concentrati in particolare proprio in quest’area, dove se ne trovano oltre 1500.

Sassi di Matera: la vita nelle rocce
Il sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO comprende i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri, che consiste in un complesso di case, chiese, monasteri ed eremi costruiti nelle grotte naturali dell’altopiano calcareo della Murgia. In questo territorio l’uomo ha deciso di vivere nelle grotte: l’intero percorso UNESCO ha un grande valore culturale e antropologico oltre che paesaggistico. Il Caveoso e il Barisano, i due sassi di Matera, ospitano abitazioni che si sono integrate appieno con l’ambiente e che a malapena si distinguono dalle rocce in cui sono inserite.

Assisi, uno dei centri spirituali più visitati al mondo
Nel cuore d’Italia sorge Assisi, in Umbria. Famosa per essere la città natale di San Francesco – fondatore dell’ordine monastico dei francescani – assume valore mondiale dopo la proclamazione del Santo.
Oggi Assisi è una città santuario unica e assieme alla Basilica di San Francesco, fanno parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO anche la Chiesa di Santa Chiara, il Duomo di San Rufino, la Chiesa di San Pietro, Santa Maria Maggiore, la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e la Chiesa Nuova.

Val d’Orcia: arte, paesaggio e religione
La Val d’Orcia – connubio di arte e paesaggio – si trova nell’entroterra agricolo di Siena ed è costituita da Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia. Sono siti patrimonio dell’Umanità un paesaggio agricolo e pastorale innovativo e unico, città, villaggi, case coloniche, la Via Francigena e gli edifici sul suo percorso (abbazie, locande, santuari e ponti).

San Gimignano delle belle torri
Tuttora eccellente testimonianza medievale e feudale, San Gimignano delle belle Torri si trova a 56 km da Firenze e racchiude in sé, in uno spazio relativamente circoscritto, tutte le strutture necessarie alla vita urbana dell’epoca: piazze, case, strade, palazzi, pozzi e fonti. Le belle torri erano in origine 72, oggi ne possiamo ammirare 14 e si insediano splendidamente nel paesaggio.
L’intero centro storico di San Gimignano ha ancora oggi un valore eccezionale per la sua architettura, urbanistica e conservazione.

Villaggio Nuragico di Barumini in Sardegna
Su Nuraxi di Barumini, nel centro della Sardegna, è il più famoso insediamento di complessi difensivi dell’Età del Bronzo caratteristica del territorio: i nuraghi. Risalente al secondo millennio a.C., il nuraghe di Barumini era alto oltre 18 metri e da abitazione destinata a una sola famiglia, nel tempo si è trasformato in un villaggio fortificato.
Non ti resta che prendere una cartina dell’Italia, chiudere gli occhi e indicare un punto a caso col dito: ovunque finirà, molto probabilmente nei dintorni avrai uno o più siti UNESCO da visitare.
