Viaggiare in Marocco significa entrare in un mosaico di mille colori, un universo pieno di ricchezze da cui lasciarsi incantare. Con lo speciale “Tutti i colori del Marocco” ti portiamo alla scoperta delle sfumature che rendono questo paese così unico, in un viaggio tra i suoi paesaggi, le sue città, le sue tradizioni.
Splendente come le sue distese di sabbia, sfarzoso come il suo passato imperiale, ricco come i frutti della sua terra: si può dire che l’oro incarni lo spirito del Marocco.
Non soltanto un colore, ma un metallo divino che rappresenta la luce, la ricchezza, la perfezione. Quello che si ritrova nei palazzi reali delle dinastie passate e presenti, ma anche nelle decorazioni e ricami tradizionali delle donne marocchine.
La natura e i prodotti del Marocco, dalle spezie all’olio di Argan, richiamano spesso sfumature dorate: forse non è un caso che per le popolazioni locali rappresentino le più grandi ricchezze e le fonti di sostentamento primarie. L’oro del Marocco ha molte forme.
Il deserto
Chi almeno una volta nella vita ha potuto ammirare il deserto con i propri occhi, sa che le sfumature del paesaggio sono innumerevoli. Ma la luce accecante del sole che risplende sulle sconfinate distese di sabbia non può che portare alla mente lo splendore intenso dell’oro: e come quest’ultimo il deserto affascina ma non perdona. Un terzo del territorio del Marocco è ricoperto da distese desertiche, che racchiudono imponenti dune, altopiani rocciosi, ma anche rigogliose e fertili oasi a spezzare la desolazione e il silenzio. Visitare il deserto del Marocco è come entrare in un’altra dimensione, dove il tempo sembra sospeso.
L’olio di Argan
L’oro liquido del Marocco non è il petrolio, ma una sostanza profumata e conosciuta in tutto il mondo per le sue proprietà benefiche: l’olio di Argan. Da secoli i Berberi conoscono questa sostanza, ricavata dai noccioli dell’albero di argania, il cosiddetto “albero della vita” che cresce solo nella Valle del Souss, una piccola zona nel Sud-Ovest del Marocco, e protetto dall’UNESCO per il suo valore di resistenza alla desertificazione. Tradizionalmente l’olio di Argan viene usato sia come condimento che come “elisir di giovinezza” dalle donne berbere: oggi la sua produzione rappresenta il vero cardine dell’economia della zona.

Il palazzo reale di Fes
Una delle immagini-simbolo del Marocco di oggi è quella dei portoni in oro zecchino che marcano l’ingresso al Palazzo Reale Dar el Makhzen di Fes. Per i comuni visitatori però queste porte sono sempre chiuse: l’ingresso è riservato al monarca Mohamed VI e al suo entourage, durante i suoi soggiorni nella terza città del Marocco. Al di là dei portoni, costruiti tra il 1969 e il 1972 da Hassan II sulle rovine delle porte antiche, si cela una sfarzosa residenza del XIII secolo, con una moschea, scuole coraniche, giardini ed edifici decorati di arazzi e mosaici. Un simbolo della continuità tra passato imperiale e l’odierna monarchia.

I datteri, l’oro del deserto
Se la palma da dattero è una delle piante più importanti nel territorio del Marocco è anche perché i suoi frutti sono stati un alimento base per tutte le popolazioni che hanno abitato il deserto fin dall’antichità. Il dattero è composto all’80% da zuccheri, e contiene diverse sostanze nutritive e antiossidanti: l’ideale per dare forza ed energia durante le lunghe traversate del deserto. Ancora oggi sono un prodotto di vitale importanza per gli abitanti della zona, tanto che nel periodo della raccolta gli sono dedicati diversi festival: da quello di Ouarzazate al moussem di Erfoud, dove viene eletta ogni anno la Regina dei Datteri.

Il Ras El Hanout e le altre spezie
Il suo piatto più conosciuto all’estero è probabilmente il couscous, ma la cucina marocchina offre molto altro: un trionfo di sapori intriganti e raffinati, dove a farla da padrone sono le spezie. Importate dagli Arabi nel VII secolo, vengono usate per insaporire pressoché ogni pietanza, dalla carne ai dolci. Nei souk delle città è comune imbattersi in bancarelle che ne vendono sfuse in grande varietà, in mucchietti colorati e dall’aroma intenso. Tra queste, la più peculiare è il Ras el Hanout, una miscela di almeno una dozzina di diverse spezie ed erbe, dal caratteristico colore dorato e dal sapore unico: secondo un detto marocchino, viene usata “dalle donne che non sanno cucinare per diventare ottime cuoche”.
