Alla scoperta dei luoghi che fanno da scenario al thriller “Origin”, nato dalla penna del celebre autore de “Il Codice da Vinci”, in una Spagna pronta a stupire.
La cosa più bella del viaggiare, dopo il viaggiare stesso, è sicuramente leggere: una pratica che spesso si è costretti a trascurare durante l’anno, travolti dalla stanchezza e dalle incombenze lavorative e domestiche. Ma solo pregustare il momento di tirar fuori dalla valigia il libro che giaceva sul comodino da mesi e iniziare a leggerlo sotto l’ombrellone o al riparo di una duna, è qualcosa di impagabile. Se poi il libro in questione si presta a offrire la traccia al viaggio stesso, beh allora si raggiunge la perfezione. In quest’ottica il libro “Origin” di Dan Brown è perfetto. Anche questa volta l’intrigo in cui è invischiato il suo eroe, Robert Langdon, è ideale per essere rivissuto anche come itinerario turistico.

Da Bilbao a Barcellona, tra cattedrali misteriose e architetture sorprendenti
La storia, e così il vostro viaggio, parte da Bilbao e precisamente dall’avveniristico museo Guggenheim (con l’adiacente Puenta de la Salve), che nella finzione è il teatro per il brutale assassinio che è il fulcro stesso del romanzo. Sulle tracce del thriller, a Bilbao non mancate di visitare la Cattedrale di Santiago, nel pittoresco quartiere del Casco Viejo, e il Museo Vasco.
Prima di spostarvi a Barcellona, tappa obbligata all’Abbazia di Montserrat, uno dei luoghi più misteriosi e sacri al mondo che custodisce la reliquia della “Morenita”, la Vergine Nera. Barcellona è teatro di gran parte dell’azione nel romanzo di Dan Brown: dal Park Güell di Antoni Gaudí al castello di Montjuïc, fino all’incredibile Casa Milà, nota anche come “La Pedrera”. E poi l’imponente cattedrale de La Sagrada Familia, con la sua scala a chiocciola a spirale considerata una delle più pericolose al mondo e che funge da scenario per una delle scene più thrilling del romanzo. Se volete essere filologici, non lasciate Barcellona senza aver visto anche il Palau Nacional e il Supercomputing Center della città.

Da Madrid a Siviglia, il lato regale… e oscuro di Spagna
Mentre Robert Langdon e la futura regina di Spagna risolvono enigmi a Barcellona, il principe ereditario e il vescovo Valdespino ripercorrono, loro malgrado, la storia del Paese attraverso scenari allo stesso tempo regali e inquietanti: le loro peripezie partono, ovviamente, dal Palazzo Reale di Madrid per arrivare alla Casita del Príncipe, o Casita de Abajo, la residenza privata in stile neoclassico degli eredi al trono di Spagna, situata all’El Escorial, appena fuori Madrid. Qui, ovviamente, non mancate di andare alla scoperta del Monastero di San Lorenzo, residenza e pantheon dei re di Spagna. A circa 9 km di distanza sorge l’inquietante Abbazia della Santa Croce della Valle dei Caduti – ancor più inquietante dopo aver letto il libro – voluta dal Caudillo di Spagna Francisco Franco e dedicata a perpetuo ricordo dei caduti della guerra civile spagnola. Il vostro viaggio non può non toccare, infine, altri due luoghi “diversamente” sacri: la Cattedrale de la Almudena, principale luogo di culto cattolico di Madrid, e, per i più perfezionisti, l’imponente Cattedrale della Chiesa Palmariana, che prende il nome proprio dalla frazione del Comune in cui sorge, Utrera, ovvero Palmar de Troya, proprio perché qui dal 1968 si sarebbero verificate le prime apparizioni mariane che hanno portato alla fondazione della Chiesa scismatica.
