Selandia

Una vacanza in Selandia non può prescindere dalle sue città, custodi della storia antica. Nella bella Roskilde ammirerete la splendida cattedrale Patrimonio dell’Unesco e a Helsingor le piccole stradine, fra chiese e musei. Altra meraviglia della Selandia sono i castelli: il castello di Kronborg, il castello di Alholm, fra i più antichi della Selandia e il castello di Gavno, celebre per la sua cappella, i dipinti e il giardino. E poi come non innamorarsi della natura spettacolare? Scogliere, spiagge e parchi naturali vi faranno immergere nell’autentica bellezza del luogo.

In Selandia, come in tutta la Danimarca, la mattina si inizia con pane di segale, marmellata, formaggi, salumi e uova. Fra i piatti più amati ci sono il formaggio e i salumi (soprattutto pancetta e salame). Famosissimo e gustoso è lo Smorrebroad, una fetta di pane di segale imburrata e guarnita con vari ingredienti. Per i primi piatti potrete scegliere fra numerose zuppe, mentre per i secondi provate le Frikadeller, polpette di maiale cotte nella birra, una vera squisitezza.

Il periodo migliore per viaggiare in Selandia, come del resto in tutta la Danimarca, è quello primaverile insieme a quello estivo. La primavera, con le temperature che si aggirano attorno ai quindici gradi, è perfetta per scoprire il lato più culturale della zona: le città, i musei e gli splendidi castelli. L’estate, quando le temperature si alzano maggiormente, è il periodo perfetto per andare alla scoperta della parte naturale: le spiagge, le scogliere, i parchi.

Tra gli eventi più importanti della regione c’è sicuramente il Roskilde festival. Per prendervi parte programmate un tour in Zealand tra giugno e luglio. Per quattro giorni la città si anima di concerti, ai quali partecipano artisti di calibro internazionale. Per questo è considerato uno dei festival più importanti del Nord Europa.

Si discute ancora sull'origine del nome di questa terra. La certezza è che Land (che risiede nella parola sjæl-land) significa terra, quindi lo studio è ricaduto sulla prima parte della parola. Si sono fatte tre ipotesi. In danese sjæl significa "anima", quindi "terra delle anime”. In antico danese *sjæ potrebbe essere stata una variante di siô/sæ , che significa “mare", quindi "terra del mare”. Infine si è ipotizzata un'antica parola *selha che può corrispondere all'attuale sæl (“foca") quindi “terra delle foche”.